A coppa di champagne...perfetto, come una donna

Le donne lo sanno: la coppa di champagne è sinonimo di bellezza. Leggenda narra che l'espressione nasca dal fascino di donne che hanno fatto la storia, in particolare la regina Maria Antonietta di Francia.

coppa di champagne ispirata al seno di maria antonietta

È la coppa di champagne che si ispira al seno, non viceversa!

"Ha le misure di una coppa di champagne", si dice oggi per esaltare la perfezione del seno femminile, ma in realtà i termini andrebbero invertiti: furono infatti le coppe di champagne a ispirarsi alla perfezione del seno femminile. Si racconta che per creare il calice perfetto, agli artigiani francesi del 700 fu chiesto di basarsi sulle misure e sulla forma del seno della regina Maria Antonietta, considerato sinonimo di perfezione. Le più belle donne del mondo sono tuttora fonte di ispirazione per la creazione di coppe sensazionali, come quella realizzata dalla scultrice Jane McAdam Freud e modellata sul seno sinistro della top model Kate Moss.

In principio era il latte, oggi è lo champagne

In principio, la coppa ispirata al seno di Maria Antonietta (altre versioni della leggenda dicono si trattasse di Madame de Pompadour, o di Diana di Poitiers), non nacque per lo champagne ma era dedicata al latte. La coppa di ceramica perlacea, dotata di un inconfondibile bottoncino rosa, era stata realizzata per la latteria che Luigi XVI aveva donato alla moglie. Soltanto in seguito la coppa ha assunto le sue sembianze attuali in cristallo, complemento alla bevanda più raffinata e lussuosa che esista: lo champagne.

Coppa di champagne e differenza con la flute

Cristallo e bollicine, un incontro indimenticabile.

Il cristallo è un materiale perfetto per esaltare il gusto di questo vino unico, ma nel corso del tempo alla tradizionale coppa si sono affiancate le flute, i classici bicchieri dalla forma allungata. La differenza fra la coppa e la flute sta nel viaggio che le bollicine fanno all'interno del vino. La coppa è stata ormai pressoché abbandonata come calice da champagne poiché la sua forma ampia favorisce la diluzione degli aromi e delle bollicine, ed è preferibile solo in caso di spumanti dolci e aromatici. La flute, invece, concentra le bollicine e le fa scoppiare in un volume più costretto, esaltando gli aromi pungenti e prolungando l'effervescenza. Alcuni negli ultimi anni hanno rivalutato il ruolo dei classici calici di vino, considerandoli una buona alternativa anche per lo champagne. Quale che sia la scelta, l'importante è tenere sempre a mente una regola aurea: il bicchiere si tiene dal gambo, soltanto così è possibile conservare lo champagne alla temperatura ideale.