Energica e intraprendente, Barbe-Nicole assunse le redini dell’azienda di famiglia alla morte del marito e seppe fare dello champagne Veuve Clicquot il primo champagne d’esportazione al mondo, in un’epoca storica in cui le guerre e le campagne militari in Europa rendevano molto difficile espandere il mercato fuori dai confini. Grazie alla sua abilità come donna di marketing (cui si ispirerà successivamente un’altra dama dello champagne, Louise Pommery), e alla capacità di intessere relazioni con chiunque, compresi gli ufficiali dell’ostile Russia, la vedova Clicquot seppe fare della sua produzione un brand dell’epoca. Lo champagne che tutti volevano bere, la bottiglia che tutti desideravano possedere.
Alla maison Veuve Clicquot si deve la grande invenzione vinicola dello champagne millesimato, cioè ricavato da vini di una singola annata, detta millesimo. Una grande idea di marketing che divenne ben presto sinonimo di prestigio nel mercato dello champagne, grazie alle etichette che riportavano l’annata dello champagne sulla bottiglia. Grazie a questa intuizione brillante, alcune annate passarono alla storia, fra cui quella del 1811 la cui etichetta Veuve Clicquot riproduceva una cometa, considerata fautrice della buona sorte che aveva donato una produzione eccezionale. L’altra grande invenzione che la tradizione attribuisce a la grand dame de la Champagne, come ormai veniva chiamata, è quella della cosiddetta table de rémuage: la tavola che, inclinando la bottiglia, permetteva di depositarne i sedimenti e lasciarli da parte, ottenendo un vino più limpido.